Association of Art & Science Rome, ITALY

POEMS

Andrea Spadoni (Rome, Italy):
  1. La Vita
  2. ESISTENZA
  3. SORELLA MORTE 
  4. DONARSI
  5. IL VENTO
  6. VETTE
  7. A MIO FIGLIO
  8. INFANTILE MEDITAZIONE
  9. INSIEME
  10. IO E TE

 " LA VITA "

              

Cammino e con lo sguardo osservo,
in riva al mare, il lento procedere
dei miei passi.
Ricolmo di aria i polmoni e rimiro
tutt'intorno l'estensione infinita
del mare.
Dietro di me, solo la lunga traccia
di orme impresse, rende testimonianza
del mio passaggio.
Ma ecco il mare lambire le orme più
lontane e la sabbia l'aspetto iniziale
riacquistare.
Vana tentazione, fugace presunzione
era la mia...
e mi interpello sull'inesplicabile
mistero della vita.
Assorto e meditante in tal quesito
  riprendo il lento cammino.
Ma ecco con stupore e meraviglia il
mare deporre una splendida conchiglia.
Osservandoti nel tuo bianco candore
acceso dal sole, quieta ed immobile,
deposta, mi hai dato una risposta.
Prendendoti tra le mie mani mi sono
lasciato rapire dalle tue forme, si' erose
dal mare, ma permee di inalterabile
bellezza.
 Sei stata modellata dal mare
e fragile sei divenuta, ma al tempo hai
resistito per rendere testimonianza...
Ti ringrazio...

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  " ESISTENZA "

Nel contadino che ara la terra

l'immagine suggeritrice di un quid

essenziale.

Arare la terra e' scoprire un bel giorno

di aver seminato e portato buon frutto...
 

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" SORELLA MORTE "

Solo la morte, porta stretta in cui entreremo,ci darà la chiave di accesso verso la definitivalibertà.Metamorfosi dolcissima avverrà
che dal catartico bozzolo costruitorisvegliar farfalla ci vedrà.
E' sol allora che alti voleremo al disopra degli eventi verso mete lontane.

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" DONARSI "

Nell'appassire di un fiore colto
l'equivoco di una morte apparente,
nel suo saper essersi donato
la chiave dell'immortalità...

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" IL VENTO "

Impalpabile e' stata la sensazione di poterti carpire
con le mani, ma fuggevole le hai oltrepassate
proseguendo nel tuo eterno vagare.
Ai miei orecchi hai portato parole e frasi di grandi
e piccoli uomini proferite da tempo immemorabile ma
or ora integre nella tua essenza.
Solo in essa si può trovare la chiave per sedare
l'irrefrenabile girovagare.
Permearsi della stessa e' gioire dell'illusione
di aver sublimato il proprio essere
in uno stato atemporale.
Scorrere veloci solcando i campi, gli alberi
e le creste altissime di monti ancora inviolati.
Accarezzare mille volti di persone esistite
e che esisteranno
di ogni razza e colore
concedendo sempre uguale amore.
Non avere corpo, ne' soffrire
ed avere la sensazione di essere sulla terra
dalla notte dei tempi.
Di incancellabile memoria
rimarrà l'ebbrezza di questo momento
che, seppur per un attimo,
ha sconfitto l'umana caducità.

 

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" VETTE "

Sono stanco, spossato,
ma in cima alla vetta or sono.
Con estasi infinita rimiro il sole che splende...
godo del sibilo del vento che lambisce le mie orecchie.
Quassù il tempo scandito non e' più signore e padrone,
si e' dileguato, fuggendo...
Acquisto quell'intrinseco valore che la mia cecità
dimensionale aveva smarrito e sveglio dal sonno letargico
recupero la primavera interiore.
Soave melodia, caleidoscopio di colori e' la vita:
emozioni e sentimenti si frammettono, e mi sento
particella errante dell'infinito cosmo.

 

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" A MIO FIGLIO "

Bimbo mio, mi guardi, mi abbracci, mi sorridi, mi baci,
il tuo cuore non conosce confini nell'elargire gioia,
e vedo in te un crogiolo di purezza e di limpida
trasparenza.
Come le quiete e soleggiate acque cristalline di un
lago montano, in te si rispecchia la mia immagine
e trovo riposo.
Ed e' solo allora che si fa dolce la dolorosa ricerca
e vedo dischiudersi nei tuoi occhi cosi' chiari e profondi
il mistero dell'eternità.
Un sentimento di quiete profonda pervade il mio animo
e mi inebrio di infinito...

 

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         " INFANTILE MEDITAZIONE "

               

 Sulla spiaggia eravamo rimasti solo io e te ad attendere
il tramonto.
Ricordo...accarezzavo i tuoi capelli dai biondi riflessi
 illuminati dal sole.
Con il viso rivolgevi la tua attenzione al mare increspato
dal vento.
Ti ho osservato in quest'attimo in cui le parole non hanno
 senso, sembravi un angioletto.
Destatoti da quest'assorto infantile meditare
mi hai guardato con i tuoi occhi chiari e profondi.
Un lungo sorriso tra le nostre labbra e' nato e mi hai
abbracciato.
In quel momento il tempo si e' fermato
ed ho gioito a lungo...

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" INSIEME "

Sull'orizzonte osservavamo il sole adagiarsi,
e mano nella mano, in riva al mare,
c'era il nostro andare.
Nessuna parola, nessun rumore,
se non il frangersi delle onde
e l'odore della salsedine nei polmoni.
Ti sei fermato e chinandoti
sulla sabbia bagnata, hai impresso
qualcosa con il tuo ditino....
Del tuo fare meticoloso
ne sono stato rapito,
ed ho cercato di imitarti....
Ma sulla sabbia non lambita dal mare,
altro non ho potuto fare
che stringerla nella mano e vederla
poi scorrere lentamente fra le mie dita.
Ho pianto e tu mi hai detto :
papà perché piangi ?
E con un sorriso meraviglioso mi hai
ravveduto dell'umano limite.
Dinanzi a me, hai proseguito,
non più mano nella mano,
proiettato in un futuro
che io non vedrò....

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" IO E TE "

IO e Te, una sola cosa
ecco il nostro essere !
Follemente innamorati delle reciproche diversità
ci siamo a volte persi l'un nell'altro
divenendo un tutt'uno.
In quest'unicità
Io e Te per sempre....

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